La Collezione Guicciardini inaugura la nuova sezione del Portale dedicata ai libri

Consultabili le schede di oltre duemila edizioni cinquecentesche degli scritti della Riforma conservate nel Fondo del Conte Guicciardini


Era il 1877 quando il Conte Piero Guicciardini donò al comune di Firenze il proprio fondo librario contenente oltre duemila edizioni cinquecentesche degli scritti della Riforma. E quest’anno, proprio nel cinquecentenario della Riforma, la Fondazione Centro Culturale Valdese e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che ospita il fondo, hanno presentato un ambizioso progetto, finanziato interamente con fondi dell’Otto per mille della Chiesa valdese: la catalogazione dei volumi dell’intero corpus delle opere cinquecentesche del Fondo Guicciardini e la loro accessibilità sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN).

Il risultato di tale lavoro, che ha previsto anche la raccolta di notizie aggiuntive su diversi volumi, è oggi visibile nella nuova sezione del Portale del patrimonio metodista e valdese dedicata ai beni librari.
Si tratta di un complesso unico per completezza, estensione temporale e rarità delle opere conservate e offre una panoramica non solo sugli autori della Riforma (Lutero, Zwingli, Calvino, Bèze, Farel, Viret, Melantone, Vergerio, Vermigli…) ma anche su alcuni dei suoi precursori come Girolamo Savonarola (presente con 441 esemplari) e Hus; contiene, inoltre, opere della Riforma “magisteriale”, della Riforma “radicale” (Lelio e Fausto Sozzini, Serveto, Sebastiano Castellione, Curione…), opere di Juan de Valdès, Vittoria Colonna, Marsilio Ficino, Erasmo, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Tommaso Moro; e ancora, opere storiche sui valdesi e una preziosa collezione in lingua romancia dell’Engadina.

La collezione libraria Guicciardini nacque grazie all’idea del conte Piero Guicciardini di conservare tutte le edizioni della Bibbia tradotte in italiano e si estese poi nel tempo a materiali riguardanti la Riforma religiosa del XVI secolo e al movimento evangelico in Europa nel XIX secolo. Il conte, convertitosi alla fede evangelica nel 1836, esule dalla Toscana per motivi religiosi (1851-59) è tra i fondatori della Chiesa Cristiana Evangelica dei Fratelli, e dedicò alla formazione della collezione tempo, conoscenze e finanze con accurate ricerche presso i librai antiquari di buona parte d’Europa.

Come accade per gli altri beni catalogati e visibili on line, anche i libri e le opere del Fondo sono in relazione e in rete con il resto del patrimonio; sono inoltre previsti molti contenuti aggiuntivi che mostrano al pubblico il contesto di riferimento aprendo nuove possibilità di ricerca e confronto.

Press

15/10/2019
Fonte:
L'Eco delle Valli valdesi free press
04/06/2018
Fonte:
Ist. Sup. per la Conservazione ed il Restauro
04/06/2018
Fonte:
chiesavaldese.org
15/01/2018
Fonte:
Il mondo degli archivi
17/12/2017
Fonte:
chiesavaldese.org
17/12/2017
Fonte:
Riforma.it
01/06/2017
Fonte:
chiesavaldese.org
17/05/2017
Fonte:
Riforma.it
15/05/2017
Fonte:
Riforma.it
11/04/2016
Fonte:
Riforma.it
11/04/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
07/04/2016
Fonte:
archiviodistatotorino.it
05/04/2016
Fonte:
iccd.beniculturali.it
05/04/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
25/03/2016
Fonte:
Metodisti.it
09/02/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
31/07/2015
Fonte:
Beniculturali.it