Tanti gli spunti e le riflessioni che hanno accompagnato il pubblico durante la giornata di studi dedicata al patrimonio culturale.
A conclusione della giornata di studi tenutasi venerdì 8 aprile nella prestigiosa sede dell'Archivio di Stato di Torino, l'Ufficio Beni culturali della Tavola valdese ha avuto l’occasione di presentare, ad un pubblico di interessati ed esperti del settore, i risultati degli ultimi tre anni di lavoro dedicati allo sviluppo del Sistema informativo ABACVM, oltre al censimento, la catalogazione e la comunicazione del patrimonio culturale metodista e valdese. Il seminario ha offerto l’opportunità di aprire una riflessione più generale sul tema e sul concetto di patrimonio, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi delle normative europee e nazionali avvenuti in questi anni. Ne hanno discusso, di fronte a una platea numerosa e molto interessata, alcuni esponenti del mondo culturale italiano. Lorenzo Casini, consigliere giuridico del Ministro dei Beni e Attività Culturali, ha aperto i lavori della mattina parlando della duplice valenza del patrimonio culturale: strumento di studio organizzato in un insieme di beni riconoscibili, e quindi osservabili, ma anche destinato a crescere e a mutare nel corso del tempo. Gino Satta, docente dell’Università di Modena, ha proseguito portando l’attenzione sul crescente peso esercitato dal patrimonio immateriale e data oggi a tutti quei gesti e rituali che stanno ridefinendo il concetto di patrimonio culturale. Erminia Sciacchitano, membro della Direzione generale Educazione e cultura della Commissione europea, ha ricordato che, in virtù di quanto auspicato dai nuovi documenti europei in materia di beni culturali come la Convenzione di Faro, occorrerà in futuro avvicinarsi al patrimonio con uno sguardo nuovo e diverso, ponendo maggiore attenzione alla dinamicità assunta dalla sua conservazione e trasmissione e alla centralità della persona. E se il patrimonio culturale è costituito da beni di diversa tipologia (dalle opere d’arte agli archivi ai centri storici al paesaggio) «che descrivono la storia del territorio che li ha generati, definendone i valori di riferimento – come afferma Carla Di Francesco, architetto e dirigente ministeriale - allora per le chiese valdesi e metodiste la sfida consiste proprio nel fatto che parte di questo patrimonio è tuttora in uso». Nel pomeriggio, una tavola rotonda coordinata dall’architetto Laura Moro, direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), ha messo a confronto le esperienze di tre rappresentanti di altrettante comunità religiose: Daniele Jalla (valdese), Don Valerio Pennasso (cattolica) e Gadi Luzzatto Voghera (ebraica). I partecipanti hanno vivacemente raccontato il loro punto di vista rispetto alle problematiche legate alla trasmissione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio nelle loro realtà. La giornata ha visto il suo momento culminante nella presentazione del nuovo portale del Patrimonio culturale metodista e valdese, che si inserisce nel più articolato Sistema informativo ABACVM (Archivio beni e attività culturali valdesi e metodisti), piattaforma studiata per censire, catalogare e valorizzare i beni culturali di questa comunità. Obiettivo principale di tale strumento è quello di rendere accessibili a un pubblico diversificato tutti quei contenuti relativi al patrimonio, senza che venga persa la ricchezza e la complessità che una descrizione scientifica deve avere. Questa prima versione del portale offre la possibilità di ricerca generale su tutto il catalogo del patrimonio, mentre è previsto lo sviluppo di diversi livelli di lettura, rivolti anche gli specialisti interessati ad approfondire alcuni elementi in maniera settoriale. Molto spazio è dedicato alla conoscenza dei territori e della comunità metodista e valdese attraverso sezioni, itinerari, pagine dedicate. Il lavoro di caricamento dei dati è appena all’inizio ma, per i mesi futuri, la prospettiva è di un continuo e costante incremento di informazioni e nuovi elementi che vedranno il portale in crescita e aggiornamento costante.