SCHEDA

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Tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II

A due anni dalla concessione dei diritti civili e politici, il 17 febbraio 1848, la comunità valdese di Torino chiede l’autorizzazione per edificare una cappella per il culto, richiesta accolta solo due anni dopo. L’edificio, progettato dall’architetto Luigi Formento e costruito grazie al banchiere Giuseppe Malan e al generale Charles Beckwith che contribuirono all’acquisto del lotto, è in stile neogotico-classicista.

Il tempio, inaugurato il 15 dicembre 1853, a pianta longitudinale a tre navate, è rivolto verso corso Vittorio Emanuele e la facciata principale presenta un rosone e due campanili.
Lungo le ali laterali, la successione di finestre, guglie e contrafforti accentua l’impressione di esilità della struttura. All'interno, l'abside ospita la struttura del coro ligneo, un importante pulpito, un tavolo per la Santa Cena e un leggio su cui è poggiata una copia della Bibbia.

Accanto all'edificio si trova la casa valdese, costruita in un secondo tempo, su progetto dell’architetto Gabetti.

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Tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II

ULTERIORI INFORMAZIONI

Data di immissione: 17/12/2015
Data di ultima modifica: 06/11/2019

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Tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II