I due enti, insieme, per attuare un progetto dedicato al patrimonio valdese e metodista
Valdesi e metodisti in Piemonte: spazi di cultura e di fede attraverso i secoli, questo il titolo del progetto alla base dell’accordo firmato dalla Regione Piemonte e dalla Tavola valdese il 30 luglio.
Dopo diversi mesi di lavoro congiunto, i due enti sono arrivati alla stesura e all’approvazione di un documento che mette in sinergia obiettivi, modalità di lavoro e azioni; il tutto con l’obiettivo finale di dare vita ad attività integrate in grado di sviluppare ulteriormente il Sistema archivistico, bibliotecario e del Patrimonio culturale metodista e valdese.
Nell’accordo si legge che la Regione Piemonte è “consapevole che le biblioteche, gli archivi e i musei costituiscono un’infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili le opere d’arte, le testimonianze, i prodotti della creatività e dell’ingegno, i documenti, fornendo accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, che agevola l’attività dei ricercatori e degli studiosi, tutela la memoria culturale della nazione, offre a tutti i cittadini occasioni di crescita personale e culturale […]” ed è proprio in quest’ottica che si pone la collaborazione con la Tavola. Quest’ultima, infatti, insieme agli istituti culturali valdesi e metodisti, ha da sempre fondato il proprio lavoro in materia di patrimonio su una visione organica, sperimentando una gestione integrata, caratterizzata da una sorta di “permeabilità” di contenuti fra settori diversi. Il patrimonio di cui ci occupiamo, infatti, seppur eterogeneo e diffuso, si presta a essere considerato nella sua globalità e adottando strategie condivise dai vari settori (museale, archivistico, biblioteconomico, architettonico, ecc.).
Il progetto, che sarà messo in atto nel corso del 2019 e del 2020, prevede che Regione Piemonte e la Tavola Valdese mettano a disposizione risorse per poter sviluppare diversi interventi che tenderanno a valorizzare persone, luoghi di culto, edifici, oggetti, libri e biblioteche, archivi, luoghi di memoria, pratiche, il tutto grazie non solo al coinvolgimento di professionalità specifiche ma anche, e soprattutto, delle comunità di riferimento.
In particolare sono previste attività che riguarderanno il censimento, la conservazione, il restauro, la digitalizzazione, la descrizione, il riordino e la valorizzazione di tanti elementi e oggetti del patrimonio valdese e metodista presente in Piemonte.