Firmato il nuovo accordo (2020-21) per un progetto dedicato al patrimonio culturale valdese e metodista
Una proficua collaborazione, quella tra Tavola valdese e Regione Piemonte, grazie alla quale si proseguirà il lavoro iniziato già nel 2019: a fine 2020 è stato infatti firmato un nuovo accordo per la realizzazione del progetto intitolato Patrimonio e comunità di eredità: conoscere, conservare e trasmettere il patrimonio culturale metodista e valdese.
Nel documento si legge che lo scopo fondamentale dell’accordo è di “consolidare e regolamentare le relazioni già in atto fra la Regione e la Tavola valdese, attraverso il coordinamento ed il finanziamento degli interventi e delle attività per lo sviluppo del sistema archivistico, bibliotecario e museale valdese e metodista regionale e la pubblica fruizione del patrimonio”.
Fonte ispiratrice, per la realizzazione delle attività previste, la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, più nota come Convenzione di Faro, ratificata in Italia in tempi recentissimi (23 settembre 2020). I concetti di patrimonio culturale e di comunità di eredità o patrimoniale, così come descritti nella Convenzione, sono infatti stati assunti già da tempo dalla Tavola valdese come assi portanti del proprio lavoro volto, grazie ai suoi istituti e uffici dedicati, a ottenere due obiettivi importanti: garantire, da una parte, la massima fruizione del proprio patrimonio culturale attraverso la piattaforma digitale Abacvm, creata proprio per la sua individuazione, conoscenza, conservazione e valorizzazione. Dall’altra, favorire la sensibilizzazione e il coinvolgimento della propria comunità, pur non rinunciando alle professionalità necessarie a mettere in atto azioni specifiche da intraprendere nei confronti del patrimonio culturale.
In dettaglio l’accordo prevede che Regione Piemonte e la Tavola Valdese mettano a disposizione risorse, umane ed economiche, per poter sviluppare diversi interventi che tenderanno a valorizzare persone, luoghi di culto, edifici, oggetti, libri e biblioteche, archivi, luoghi di memoria, pratiche, il tutto senza mai dimenticare la sensibilizzazione delle chiese e delle comunità di riferimento.
Sono previste, in particolare, attività che riguarderanno il censimento, la conservazione, il restauro, la digitalizzazione, la descrizione e la valorizzazione dei tanti elementi, materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio valdese e metodista presente in Piemonte.