Cioccolato, seta, finanza: i Valdesi a Torino

Il 9 giugno una visita guidata presso la sezione protestante del cimitero Monumentale di Torino in collaborazione con l’Archivio storico della Tavola Valdese


Una passeggiata tra tombe, alberi secolari, edere rampicanti e piccole statue, accompagnati dal racconto sulla vita di quei valdesi che hanno reso nota, ai più, la città di Torino. Succederà sabato 9 giugno a Torino, presso la sezione protestante del Cimitero Monumentale: un evento che, grazie alla collaborazione con l’Archivio della Tavola valdese, farà scoprire, a partire dalle 15,30, molte curiosità e notizie su alcuni torinesi che hanno avuto un ruolo importante nell’industria e nella finanza.

Federica Tammarazio (Ass. Culturale Pentesilea) e Gabriella Ballesio (Archivio Tavola Valdese), dopo una breve introduzione sulla nascita del cimitero evangelico e gli avvenimenti che lo hanno portato ad essere come lo vediamo oggi, condurranno i visitatori attraverso un viaggio tra le vite di personaggi quali Isidoro Caffarel (1817 – 1867) e  Michele Talmone (1815 - 1882) che contribuirono a rendere famosa la nostra città per il cioccolato e i dolci, Napoleone Leumann (1841 - 1930) che, precursore e realizzatore di una politica sociale modernissima, diede vita al cotonificio e al villaggio operario di Collegno e, ancora, Gustavo Modena, grande attore teatrale e patriota.

E poi, tra i personaggi meno conosciuti ecco le storie di Karl Clausen (1838 – 1902) che, dopo aver studiato per diventare libraio in Germania e in Svizzera, fece un breve apprendistato presso la libreria di Hermann Loescher a Torino, di cui divenne proprietario e direttore quando, nel 1887, si stabilì nella città, dove rimase fino alla morte.
E, ancora, Michele Pellegrin (1824 – 1849) che, nato nei Paesi Bassi, arrivò a Luserna San Giovanni nel 1832 con la famiglia, rimase presto orfano e, dopo aver ottenuto la laurea in ingegneria nel 1846 a Parigi, tornato alle Valli valdesi, si appassionò alla causa risorgimentale; dopo essersi arruolato nel 1848 come volontario nella Legione Lombardia dell'esercito sardo, morirà sul campo di battaglia nel 1849 in seguito a una ferita alla spina dorsale.

A chiudere la rassegna Victor Vegan, regista e tifoso Granata, che racconterà la vita di Edoardo Bosio (1864 – 1927) imprenditore e calciatore italiano. È il figlio di Giacomo Bosio che nel 1845 creò, a Torino nella centrale via della Consolata, il primo birrificio d'Italia; Edoardo diresse l’impresa di famiglia ma è nello sport che riportò grandi successi, nel canottaggio e nel football soprattutto. Fondò, nel 1887 il Torino Football & Cricket Club, progenitore dell'Internazionale Torino (International Foot-Ball Club di Torino): la prima casacca adottata fu di colore granata, ispirata alla divisa dello Sheffield FC, che è considerato il più antico club di calcio al mondo. Il granata fu presto abbandonato in favore di una casacca bianco-nera, ma diede probabilmente origine, anni dopo, ai colori sociali del Torino.

Si ricorda che l’iniziativa si colloca all’interno del ricco calendario che il Cimitero Monumentale propone, dal 7 al 10 giugno, in occasione della Settimana per la scoperta dei cimiteri europei - WDEC, promossa dall’ASCE (Associazione dei Cimiteri storico-monumentali in Europa), come parte delle iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale.

Informazioni e prenotazioni:
Ass. Culturale Pentesilea
segreteria@pentesilea.org
3473120419

Rassegna stampa

15/10/2019
Fonte:
L'Eco delle Valli valdesi free press
04/06/2018
Fonte:
Ist. Sup. per la Conservazione ed il Restauro
04/06/2018
Fonte:
chiesavaldese.org
15/01/2018
Fonte:
Il mondo degli archivi
17/12/2017
Fonte:
chiesavaldese.org
17/12/2017
Fonte:
Riforma.it
01/06/2017
Fonte:
chiesavaldese.org
17/05/2017
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Riforma.it
15/05/2017
Fonte:
Riforma.it
11/04/2016
Fonte:
Riforma.it
11/04/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
07/04/2016
Fonte:
archiviodistatotorino.it
05/04/2016
Fonte:
iccd.beniculturali.it
05/04/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
25/03/2016
Fonte:
Metodisti.it
09/02/2016
Fonte:
Chiesavaldese.org
31/07/2015
Fonte:
Beniculturali.it